Raccolta di poesie a tema vario 'Sul finire dell'autunno'.
- Giuseppe Amato
- 24 gen
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 24 mar

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PREFAZIONE
Questa seconda raccolta segue quella edita da Albatros il filo intitolata: ‘Pizzini da un cuore affranto. L’addio’, sempre dello stesso autore.
È una raccolta in cui le emozioni espresse hanno una carica emotiva meno dirompente ma non per questo un inferiore capacità di penetrazione dell’animo.
La maggiore intellegibilità data a questi componimenti e la loro maggiore delicatezza ne rendono il contenuto più pervasivo e per questo paradossalmente di maggiore effetto emotivo.
C’è meno bisogno, rispetto alla prima raccolta, della guida dell’autore per intraprendere un viaggio attraverso le diverse sfumature del disegno del proprio mondo interiore.
Di una poesia, come ormai usanza dell’autore, c’è una chiave di lettura: quella utilizzata dall’autore in chiave di stesura.
Questo per meglio comprendere come nascono nella mente del compositore i “disegni emotivi” appena abbozzati nella presente raccolta.
Abbozzati e non completamente finiti nella loro essenza per dare la possibilità al lettore di mettervi ‘del proprio’ e dargli di volta in volta delle sfumature di contenuto leggermente diverse, nei diversi periodi di maturazione del suo animo.
Delle poesie da leggere e rileggere, quindi, a distanza di tempo, per un’emozione sempre uguale ma caratterizzata da note sensoriali lievemente diverse che ne completano l’essenza.
Come ormai d’abitudine vi è un’introduzione alle poesie.
L’introduzione stavolta non è un dialogo, ma piuttosto un disegno, come di una strada ai cui bordi ci sono via via delle fermate.
In ciascuna di queste fermate, immaginabili come dei paesaggi diversi, è rappresentato un ventaglio di emozioni.
Ogni emozione tratteggia un particolare frammento della vita dell’autore e nel loro insieme tutti i pezzetti mostrati ne delineano l’identità emozionale al momento della composizione dei versi.
Un viaggio dentro un’anima quindi, ma anche, visto l’universalità delle emozioni espresse, un viaggio dentro l’essere umano.
Un viaggio che, a dispetto del titolo, riscalda l’animo e al contempo rappresenta pure un bilancio emotivo su cui soffermarsi per gettare le basi di ‘un seguito’ non meno impegnativo.
Un ‘secondo viaggio’ più consapevole e per questo più a misura dell’essere umano che lo compie.
INTRODUZIONE
L'estate è finita.
La stagione delle emozioni più forti e coinvolgenti i cui frutti colorati hanno sfamato gli animi.
Il loro profumo man mano si dissolve.
I fiori di gelsomino si richiudono per non aprirsi più.
Non è più tempo di tenere l'uscio aperto.
Le mattine sono frizzanti e pungenti.
Le nuvole si addensano all'orizzonte cariche di promesse gelide.
Un pettirosso fa capolino tra pensieri nostalgici e buie realtà.
E' tempo di rituffarsi nei rumori e negli odori delle strade delle vite che si è scelto, o che ci hanno scelto.
Non prima però, di tenere a mente quanto appena vissuto.
Magari sfiorando distrattamente le labbra con un dito, come per dare corpo ad un ultimo caldo raggio di sole; prima di un lungo sonno.
Le poesie che seguono rappresentano questo raggio, che riscalda l'animo e lo fa sussultare proprio come una luminosa e calda estate.
l'estate dell'anima fatta di scoperte, emozioni forti, mete irragiungibili da conquistare.
Ecco, come tutte le cose, anche quest'estate ha una fine, ma non è immediata.
Le parole dette, le persone incontrate, le mete raggiunte, faticano ad andarsene e lasciano un eco che rimbomba, ancora per un pò, ottundendo i nostri sensi.
e' ora di chiudere le pagine del nostro cuore per lasciare il posto ad un nuovo inizio.
Uguale , ma diverso.
Diverso per ognuno, ma fortunatamente non per tutti.